I sassi non se lo chiedono. Non se lo chiedono le piante. E neppure gli animali, che per tanti versi sono gli esseri più vicini a noi nel creato, sembrano domandarsi “Io, chi sono?” Una mucca non cerca di avere un’opinione di sé, un corvo non si arrovella a capire che cosa lo distingue da una rana. Ma l’uomo? L’uomo – disse il Swami per presentare il Vedanta – l’uomo si è sempre angosciato dall’incertezza della risposta.

La seconda considerazione che l’uomo fa è che il mondo esiste già quando lui lo vede. Quel mondo poi è messo assieme in maniera così intelligente che lui non può esserne stato l’artefice. Non può esserlo stato suo padre, o suo nonno. Chi dunque? L’uomo si mette allora in cerca del Creatore, in cerca di un Dio, anche quello necessariamente fuori da sé, capace d’aver fatto l’intero universo, compreso l’uomo stesso.
“E’ così che nascono le religioni”.
Tratto da “un altro giro di giostra” Tiziano Terzani.
Commenti
Posta un commento