I sassi non se lo chiedono. Non se lo chiedono le piante. E neppure gli animali, che per tanti versi sono gli esseri più vicini a noi nel creato, sembrano domandarsi “Io, chi sono?” Una mucca non cerca di avere un’opinione di sé, un corvo non si arrovella a capire che cosa lo distingue da una rana. Ma l’uomo? L’uomo – disse il Swami per presentare il Vedanta – l’uomo si è sempre angosciato dall’incertezza della risposta. La domanda nasce dall’esperienza. L’uomo si guarda attorno, vede il mondo e fa alcune considerazioni. La prima è che tutto ciò che vede è fuori da lui. Il mondo gli appare come distinto da sé, come qualcosa da cui si sente separato. Siccome tutto ciò che vede è infinitamente più grande di lui, l’uomo si sente misero, isolato, vulnerabile come una piccola onda che, intimorita dalla vastità dell’oceano, sogna solo di essere un’onda più grossa, più possente per non venire schiacciata dalle altre onde. In questa percezione di due entità distinte – colui che vede e ciò ...
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OLTRE IL MURO- RESOCONTO DI UN CASO TRATTATO CON L’ANALISI BIOENERGETICA
“[…]La nostra vita (ed il nostro corpo) è il campo di battaglia, l’unico campo. Non sono gli altri i nemici, ma quello che noi proviamo verso di loro. Non sono le circostanze negative gli ostacoli, ma la nostra voglia di arrenderci. Il nostro sentirci inadeguati e senza speranza. Non sono le malattie o la morte i nostri demoni, ma la paura e il dolore che ci impedisce di vivere [...]” Buddismo e Società n.133 marzo aprile 2009 di Manuela Vigorita Ho deciso di citare un coraggioso e lucid...
LE DELICATE QUESTIONI SULLE RELAZIONI INTERPERSONALI . alcune riflessioni personali frutto della mia esperienza clinica Abbondano sul web i Social Network che offrono un servizio di "social link" tra le persone. Tra l'altro voglio segnalarvi un testo molto qualificato per chi volesse orientarsi in tale mondo e capirne un po' meglio il funzionamento " come trovare un partner gradito" di Edoardo Giusti della Edizioni Sovera. Trovare un partner gradito.......un obiettivo importante! nella mia esperienza di psicologo clinico è un dato oramai reale ed incontrovertibile che le una relazione di coppia "malata" alla fine "ammala" anche i singoli. prevengo la domanda: sono le persone ad essere "disturbate" o è una cattiva comunicazione tra loro che crea una sofferenza successiva? la trovo una domanda oziosa a dire il vero, come se dovessimo dec idere se è nato prima l'uovo o la gallina! intanto una coppia "sana...
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